Le proteste sono frutto di un'incapacità a capire le ragioni degli altri

La sinistra americana, da New York a Portland, in questi giorni sta dando il peggio di se. Uscita massacrata da una tornata elettorale presidenziale che alle prime sembrava una passeggiata, adesso, come si dice a Roma, <nun ce vòle sta> e cerca disperatamente di ribaltare con la forza il verdetto scaturito dalle urne. E dove non ci riesce con la violenza supplisce con la tecnica e le start up creative. I guru progressisti sono arrivati al punto da ingaggiare, attraverso appositi siti web, dei “protestatori” a tempo pieno da mobilitare 24 ore su 24 contro l’odiato Trump. Protestatori pagati venti…

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