Roma e il tabacco

L’ingresso a Roma del tabacco è avvenuto in tutta “religiosità”. Inizialmente fu chiamato “Erba Santacroce” dal nome del suo importatore, il cardinale Prospero Santacroce Publicola, appartenente alla nobile famiglia romana che si vantava di discendere da Valerio Pubblicola che aveva contribuito a cacciare da Roma Tarquinio il Superbo. Il cardinale, nunzio in Portogallo, nel 1561 in Portogallo aveva conosciuto  quell’”erba nicotina” che l’ambasciatore francese Jean Nicot aveva piantato nei giardini reali di Lisbona e alla quale si attribuivano virtù medicinali per la cura di innumerevoli malattie, tanto da chiamarla “erba santa”. Dopo l’abitudine di masticare le foglie e di fumarle…

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