La cedolare secca sugli affitti brevi al 21% introdotta con la manovra bis, rischia di danneggiare i consumatori.
di Andrea Mariani
L’Antitrust, al quale Airbnb si è rivolta dopo la bocciatura ricevuta al suo ricorso al Tar, prende le difese del sito riguardo l’introduzione della cosidetta tassa Airbnb, cioè la cedolare secca sugli affitti brevi al 21% introdotta con la manovra bis da questo governo. Con una segnalazione non vincolante alla Camera e al Senato, al Ministero dell’economia e all’Agenzia delle entrate, l’Antitrust sostiene che, pur consapevole che l’intervento del legislatore mira a realizzare un interesse pubblico di natura fiscale e a contrastare il fenomeno dell’evasione, la tassa appare potenzialmente idonea ad alterare le dinamiche concorrenziali tra i diversi operatori, con…
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