Il Pd vuole anticipare il voto temendo le conseguenze negative sull'elettorato della manovra economica

Intervenendo ieri a Tagadà de La7, sollecitato dalla conduttrice Tiziana Panella, Gianfranco Pasquino, politologo tra i più accreditati nelle analisi politiche attuali, ha detto che, a suo giudizio, si voterà a marzo 2018, perché la individuazione dei collegi uninominali è opera complessa e difficile in quanto, secondo come se ne definisce l’ambito territoriale, cambiano le possibilità di vittoria dei singoli candidati. È certamente vero, ma il professore non aveva forse considerato, come invece aveva fatto poco prima di lui nella stessa trasmissione Marco Damilano, vice direttore de L’Espresso, una variabile che, in qualche misura, guida le scelte di tutti i…

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