Il 2 ottobre si vota in Ungheria. In discussione è l'accoglienza dei migranti con Orban schierato a respingere le richieste che arrivano dalla Ue. L'opposizione appare debole e divisa, l'unica incognita è rappresentata dall'invito all'astensionismo caldeggiato da alcune forze politiche

Un anno fa l’Ungheria fu sotto i riflettori internazionali per la gestione poco ortodossa dell’emergenza migranti. Le immagini forti della recinzione al confine con la Serbia, dei migranti bloccati e stipati alla stazione di Budapest e dello sgambetto della giornalista ungherese a un padre e un figlio in fuga fecero il giro del mondo, suscitando molte critiche da associazioni umanitarie e da diversi paesi dell’Unione Europea. A distanza di un anno la situazione non è certamente migliorata. Il governo ungherese si è inasprito ancora di più, arrivando quasi a creare un clima di tolleranza zero. Cavalcando l’onda del malcontento e…

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