L'invito attuale di Ignazio Silone

Prepariamoci – viste le premesse – ad un 2020 in cui a “dare la linea” della politica nazionale, ben oltre le contingenze, sarà il peggiore nostalgismo antifascista. Lo si è visto nell’anno appena trascorso, dove tra (immaginarie) onde nere, emergenze democratiche e banalizzazioni storiche è stata la retorica antifascista a dettare legge. L’anno appena iniziato, calendario alla mano,  ci porterà il settantacinquesimo anniversario del 25 aprile, occasione ghiotta,  data alle vestali dell’antifascismo, per riperpetuare l’idea della memoria come mezzo  di lotta politica. Poca Storia insomma e tanta facile retorica, laddove il tempo trascorso dovrebbe ormai invitare ad analisi meno scontate…

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