La prima guerra mondiale

L’”ammalato” d’Italia, il “garibaldino” George Macaulay Trevelyan, rampollo di una famiglia inglese della migliore aristocrazia, fu impedito da una fortissima miopia a prendere servizio attivo durante il primo conflitto mondiale, così ormai quasi quarantenne si adatta a dirigere un’Unità di ambulanze della Croce Rossa britannica nel nordest dell’Italia, svolgendo un ruolo meno prestigioso, «ma più ricco di contenuto altruistico e di dedizione alla causa dell’Intesa». Alla fine della Guerra, come scrive lo storico Fulvio Senardi, Trevelyan scriverà infatti questa “particolare cronaca dal fronte, che – coerentemente con un conflitto che è stato combattuto da gigantesche masse umane – lascia poco spazio alle individualità,…

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