Crisi degli emergenti, timori di recessione e deflazione, dubbi sulle strategie delle banche centrali, l'incubo della crisi greca che si riaffaccia. Ma la crisi non è solo europea, anche Wall Street e Tokyo affondano.

Le borse cinesi sono le uniche ad essersi salvate: ma solo perché la festività del capodanno ha provvidenzialmente permesso a Shanghai di tenere chiuse le contrattazioni. Per il resto in Asia la giornata è stata nerissima: giù i listini australiani e indiani, crolla addirittura Tokyo, con l’indice Nikkey che arriva a perdere oltre il 5%, chiudendo a -540%. Il mercato “vede” la recessione Sono i titoli industriali a guidare al ribasso i listini da entrambe le parti dell’Atlantico ed in Europa vanno male soprattutto gli istituti bancari. La paura di una crescita globale sempre più debole e comunque non abbastanza…

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