Un paese prigioniero della cronaca tra scandali, corruzione e contraddittorie spinte per fronteggiarli. Un paese dove crescono le disuguaglianze e gli egoismi, dove le riforme realizzate dal governo faticano a suscitare consenso, dove la crescita avviene puntando su 'cio' che resta' dei grandi soggetti economici, politici e sociali. Un paese che non sa più progettare il futuro: è questa la fotografia dell'Italia scattata nel 2015.
Una societa’ in letargo esistenziale, un Paese non piu’ capace di progettare il futuro, ne’ di produrre interpretazioni della realta’, per cui finisce per restare prigioniero della cronaca (scandali, corruzioni, contraddittorie spinte a fronteggiarli). E’ un’Italia dove crescono le disuguaglianze e gli egoismi, dove le pur apprezzabili riforme realizzate dal governo faticano a suscitare consenso, dove la crescita avviene puntando su ‘cio’ che resta’ dei grandi soggetti economici, politici e sociali che hanno indirizzato la societa’ negli anni passati. E’ la fotografia dell’Italia scattata dal 49esimo Rapporto del Censis, presentato oggi. “Nella nostra storia – osserva il direttore del Censis,…
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