Tra equivoci divertenti (un ragazzo che cerca di catturare un trans) o meno (adolescenti che la usano a scopi illeciti) si fa largo la nuova applicazione Pokémon Go. Quando reale e digitale si mischiano, ecco cosa può succedere.
di Valentina Mira
Reale e virtuale non sono mai stati più confusi. E’ da poco stata rilasciata la nuova applicazione per smartphone Pokémon Go che, come suggerisce il nome, è basata sull’andare, sul viaggiare per cercare e trovare i Pokémon. Gotta catch ‘em all, “catturali tutti”, rimane il motto del gioco che impazzò negli anni Novanta, solo che stavolta la novità fa epoca: i mostricciattoli digitali saranno nel mondo reale, e i giocatori dovranno muoversi per davvero per scovarli. Un modo divertente di calare la fantasia nella realtà, che si è già rivelato capace di generare equivoci bizzarri; solo la scorsa settimana un ragazzo…
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