Pollicardo e Calcagno hanno saputo della morte dei due colleghi solo oggi. Fino a mercoledì sono stati detenuti assieme a Failla e Piano. Sono stati presi a calci e a pugni. Prigionieri di una banda criminale, non dei jihadisti dell'Isis. La vedova di Salvatore Failla ribadisce: lo Stato ha fallito "perché mi sta riportando mio marito in una bara".

Gino Pollicardo e Filippo Calcagno sono rientrati a Roma questa mattina alle cinque. Ad attenderli sulla pista il ministro Gentiloni. Stanchi e provati, i due tecnici hanno riabbracciato le famiglie. Successivamente sono stati portati davanti ai Pm per essere ascoltati su come sia avvenuta la loro liberazione e le dinamiche che hanno portato alla morte degli altri due ostaggi, Salvatore Failla e Fausto Piano. Proprio il figlio di quest’ultimo ha rotto il lungo silenzio: ‘Aspettiamo il ritorno del corpo di nostro padre. Lo Stato ci deve dire la verita”. Poi i due tecnici della Bonatti hanno lasciato Roma. Accolto da…

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