L'Italia è forse meno malmessa rispetto ad alcune analisi interessate
di Nazzareno Mollicone
L’ISTAT ha reso noto lunedì scorso i dati relativi all’occupazione italiana, con le consuete distinzioni tra andamento mensile, andamento trimestrale, andamento pluriennale, divisione per genere e fascia d’età. Quei dati sono positivi, perché l’indice di disoccupazione è sceso al 9,9% tornando al 2012 (ossia prima che si verificassero gli effetti del governo Monti) mentre il numero complessivo di chi ha un qualche tipo di lavoro è addirittura il più alto dal 1977, raggiungendo i 23 milioni e 387.000 persone. Restano certamente disoccupati e inattivi, per un totale di 15.779.000 persone. Però questa cifra andrebbe attentamente analizzata: riteniamo infatti che andrebbero…
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