Viene messa in discussione la libertà di culto

Funerali sì, ma con certe limitazioni. Solo alla presenza di parenti stretti (“congiunti”) e fino ad un massimo di quindici persone, da tenersi “preferibilmente all’aperto”. Così l’art. 1, lettera i) del decreto del Presidente del Consiglio 26 aprile 2020. Ma niente “cerimonie religiose”, niente messe, dunque. E per questo protesta la Conferenza Episcopale Italiana (C.E.I.). “I Vescovi italiani – si legge in un comunicato – non possono accettare di vedere compromesso l’esercizio della libertà di culto”. Un diritto fondamentale, garantito per tutti dalla Costituzione all’art. 19. Merita di essere ricordata in proposito una recente pronuncia della Corte Costituzionale della Repubblica…

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