Riflessione in vista delle prossime elezioni europee e sulla posta il gioco in questa tornata elettorale

L’Europa deve cambiare: è questa l’aspettativa autentica che ci sta di fronte,  in vista del prossimo appuntamento elettorale dell’ 8-9 giugno, consapevoli  che, nella prospettiva di una più matura integrazione continentale,  evidentemente non sia possibile  continuare a muoversi con le modalità fino ad oggi seguite, avendo gli identici obiettivi ed interlocutori di ieri. C’è bisogno di discontinuità, il  che non necessariamente vuole dire  passare attraverso la rottura dei vincoli europei. Tra l’Euroconformismo della finanza e della burocrazia ed un Euroscetticismo semplificatorio, spesso “gridato”, che si manifesta nella latitanza rispetto agli appuntamenti elettorali e nella lontananza dell’opinione pubblica dalle grandi questioni…

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