Una rivolta che vide i comunisti italiani sollecitare l'intervento delle truppe sovietiche
di Mario Bozzi Sentieri
Il tempo trascorso, i muri crollati, il disfacimento dell’Urss, il tracollo dei regimi comunisti e lo sfarinarsi dei partiti “fratelli” occidentali non devono fare abbassare la guardia rispetto alle drammatiche giornate dell’ottobre-novembre 1956, della Rivolta d’Ungheria, della quale si ricorda, in questi giorni, il sessantesimo anniversario, magari prestandosi ad interpretazioni edulcorate o manipolate, ad uso del politicamente corretto. Mai come in occasione dei “fatti d’Ungheria”, il “discrimine” è chiaro, evidenti le forze in campo ed i rispettivi interessi in gioco. Da una parte un regime al collasso economico, nato contro la maggioranza del popolo ungherese (alle ultime elezioni libere…
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