Ha destato scalpore la decisione di escludere dalle competizioni sportive gli atleti russi e bielorussi. Lo sport dovrebbe unire. Inoltre quegli atleti potrebbero non condividere le intenzionalità di questa guerra . Perché debbono scontare il fatto di essere nati in quei paesi?
di Ludovico Ciccarelli
Ha fatto un certo scalpore la decisione della federazione internazionale di non ammettere a Wimbledon le rappresentative russe e bielorusse. Già, comunque, nel mondo dello sport , a proposito del conflitto ucraino-russo ,si era arrivati a decisioni similari nel vietare i tornei e campionati delle varie discipline sportive ai componenti “incriminati “, colpevoli semplicemente di rappresentare nello sport quelle nazioni. Proviamo a capire…. quale sarebbe il naturale procedimento mentale che potrebbe escludere dallo sport i suddetti rappresentanti sportivi? Quello di rappresentare la propria nazione? Anche se quegli atleti potrebbero non condividere le intenzionalità di questa guerra ? Quale pena…
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