Slobodan Praljak si è ucciso subito dopo la lettura della sentenza di apppello che lo condanna a 20 anni di carcere per crimini di guerra dirante il conflitto nella ex Jugoslavia. L'uomo aveva avuto un ruolo di primo piano a Mostar e a lui si deve il bombarda,mento del ponte, simbolo della città
di Giuseppe Sanzotta
Ha gridato: non sono un criminale di guerra, poi ha preso dalla giacca una boccetta, ha ingerito il liquido contenuto e si accasciato. Inutili i soccorsi, Slobodan Praljak, condannato a 20 anni per crimini di guerra per le stragi a Mostar, ha ascoltato la sentenza di appello che ha confermato la condanna del 2013, poi dopo aver gridato la propria innocenza si è portato alla bocca una boccetta. Immediatamente il suo avvocato è corso verso il cliente intuendo le finalità del gesto. Troppo tardi perchè il veleno era stato ingoiato. Sospesa la seduta, e poco dopo è arrivata la notizia…
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