Un tratto di vernice nera sulla speranza lieve delle malate di cancro. Cresce la protesta contro il gesto incurante che ha cancellato la 'performance' solidale della scrittrice Giusy Torregrossa e dell'artista Stefania Galegati autrici della "Preghiera sull'asfalto". Una striscia innocua di parole, lunga cento metri, rivolta alle donne che attraversano un pezzo dell'ospedale Civico di Palermo prima di arrivare al padiglione oncologico, ma che è stata rimossa.

Forse un difetto di comunicazione tra organizzatori e vertici dell’ospedale. Comunque cavilli a fronte della grandezza di drammi umani. Una storia minima che in pochi giorni ha alimentato prima la sorpresa e l’intimo sollievo per quelle lettere impresse sui viali, poi la rabbia e la delusione per la loro fredda eliminazione, non solo sul web, dove migliaia di donne hanno espresso la loro sofferenza per essere state private di questo “dono”. Che adesso rivogliono. “Ave Maria prega pi tutti chiddi ca si trovano ‘nta sta via. Ave Maria prega pì mia”: cominciava così quell’invocazione semplice accorata. Così cresce il gruppo Facebook che ha già 3.300 iscritti…

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