Un ufficiale dei carabinieri, incaricato dell'inchiesta Consip, è indagato dalla procura di Roma. Si ipotizza il reato di falso. Avrebbe falsificato alcune prove riguardo ai rapporti tra l'impprenditore Romeo, agli arresti, e Tiziano Renzi. Secondo indiscrezione verrebbe meno la prova di un presunto incontro tra Romeo e il papà del presidente del Consiglio. Inoltre era stata denunciata la presenza di agenti dei servizi segreti durante la ricerc di fogli e documenti in una discarica. Invece non c'erano 007 a spiare il lavoro dei militari, ma soltanto un cittadino residente nella zona

La procura di Roma ha indagato un capitano dei carabinieri. Il sospetto è di aver falsificato alcune prove. L’ufficiale è stato interrogato e si è avvalso della facoltà di non rispondere. Che i magistrati romani avessero qualche sospetto è parso chiaro quando decisero di non avvalersi più del contributo del Noe e di affidarsi al comando provinciale dei carabinieri di Roma. Due, da quello che si è saputo, i fatti contestati. Risulta non vero che i carabinieri erano stati spiati da agenti dei servizi segreti mentre svolgevano le indagini. In particolare si eraa parlato di 007 che osservavano i carabinieri…

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