Gli Stati per sopravvivere dovranno riappropriarsi della sovranità e del denaro

Ricordo un articolo di cinque anni fa su “Social”. Il titolo era, a prima vista, banale: «Ma perché il denaro è delle banche e non degli Stati?» In realtà l’interrogativo era tutt’altro che banale. Fateci caso, viviamo in una società che è proprietaria di tutto, anche della nostra porta di casa: se vogliamo poter accedere liberamente alla nostra abitazione, dobbiamo pagare una imposta per il “passo carrabile”. Lo Stato – per fare un altro esempio – è proprietario anche dell’aria, che infatti cede a caro prezzo a chiunque voglia una “frequenza” per diffondere un segnale radiotelevisivo. Ma se poi questo…

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