L'innovazione tecnologica metterà a rischio il lavoro dell'uomo. Serve un cambiamento radicale nella politica del lavoro

La futurologia, cioè il tentativo di prevedere, su basi scientifiche, il futuro dell’Umanità, è materia da usare con cautela. Troppi errori di valutazione compiuti nel passato per farne una scienza esatta. E tuttavia la notizia, messa in giro dal World Economic Forum, sui destini del lavoro umano, non è da prendere sotto gamba. Secondo il recente rapporto del WEF da qui a pochi anni automazione, intelligenza artificiale, nanotecnologie, biotecnologie e stampa 3D finiranno per polverizzare cinque milioni di posti di lavoro nelle 15 principali economie del mondo. Le premesse ci sono tutte (e le recenti polemiche sulla crisi occupazionale delle…

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