Il partito Repubblicano di cui parla Berlusconi e che vorrebbe lanciare dopo la prevedibile sconfitta alle prossime elezioni regionali, non ha futuro è un errore o meglio è il tentativo di operare una riedizione del vecchio Pdl. Ripercorre gli stessi vecchi errori e soprattutto anche in questo caso c'è l'assenza di una visione politica.manca un collante che non sia la riedizione modernizzata di vecchi slogan
di Fabio Torriero
Silvio Berlusconi l’ha proposto, anzi riproposto: il centro-destra dovrà ricompattarsi con i moderati e i meno moderati, confluendo nel “nuovo partito repubblicano”. Una sorta di “via tricolore” al duello storico, che negli Usa contrappone da due secoli l’Elefantino repubblicano (simbolo di triste, nostrana memoria; si pensi all’esperienza elettorale negativa di Mariotto Segni con Gianfranco Fini), all’Asinello (anche qui, copiato dalla sinistra italiota; si pensi ad Antonio Di Pietro). Come per il Predellino, l’annuncio repubblicano è stato enfatico, commerciale, ma la sostanza è la stessa. Si scrive partito repubblicano, si legge Pdl bis, o Pdl 2.0. Se il Cavaliere, come nel…
Gentile lettore, per continuare la fruizione dell'articolo deve prima fare il login oppure abbonati direttamente alla nostra rivista !