Marino è accerchiato, ma vuole resistere. Resta al suo posto a dispetto dei romani e a dispetto del suo partito, il Pd che non vede l'ora di liberarsi di un sindaco che non piace che è lontano dalla città che dovrebbe amministrare. Intanto è imminente l'applicazione della legge Severino per il presidente Pd della Campania De Luca. Il governatore sarà sospeso ma non si andrà a nuove elezioni
Mario ha i giorni contati. Le opposizioni da una vita chiedono le sue dimissioni. Quasi normale che questo avvenga, ma il fatto ben più significativo è che a volerlo mandare a casa sia il partito che lo ha eletto sindaco di Roma. Il premier Renzi e i suoi più stretti collaboratori non perdono occasione per far capire che un passo indietro del sindaco più che auspicabile sarebbe necessario. Ma il sindaco resiste, lui sogna di restare alla guida della Capitale fino al 2023. Cioè vuole dare per scontata una sua rielezione. Una cosa altamente improbabile, non lo vorrebbe il Pd,…
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