Slitta a dopo la prova referendaria la riduzione del numero dei parlamentari. Per alcuni ci potrebbe essere la tentazione di ricorrere ora al voto prima del taglio quando sarà più difficile una riconferma. Comunque i maggiori rischi per l'esecutivo arrivano dai 5Stelle. Oltre ai parlamentari che sono stati cacciati o hanno lasciato adesso c'è il rischio di una scissione se , come appare probabile, Paragone, che non ha votato l'ultima fiducia, sarà espulso dal gruppo
Raccolte le firme per il referendum sulla legge costituzionale che riduce il numero dei parlamentari. La proba referendaria si svolgerà nella prossima primavera e in attesa dell’esito, non sarà necessario alcun quorum, la legge resta ferma. Così se si dovesse votare prima si eleggerebbe lo stesso numero dei parlamentari di oggi, cioè 630 alla Camera e 315 al Senato. E proprio questa potrebbe essere la tentazione per qualche partito di andare subito al voto. Una volta approvata la legge costituzionale per molti parlamentari sarà ancora più difficile la riconferma, per alcuni addirittura impossibile. Quindi ci può essere questa tentazione tenendo…
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