Ancora barbarie compiute dagli uomini del califfato. L'Isis ha prima appeso e poi decapitato un archeologo siriano al Asaad perché aveva messo in salvo alcuni preziosi reperti per salvarli dalla furia distruttrice degli integralisti
Ancora orrore e bestialità. Ancora vittime per mano degli integralisti dell’Isis. A Palmira in Siria, un gioiello storico, i guerrieri dell’Isis volevano completare l’opera di distruzione dei tesori storici e archeologi colpendo anche i reperti che erano stati messi in salvo dal direttore del sito al Asaad, 82 anni, una vita dedicata a catalogare e proteggere le ricchezze storiche. L’archeologo prevedendo la furia distruttiva dei guerrieri aveva messo in salvo alcuni dei ritrovamenti più preziosi. E anche davanti alla minaccia di morte non ha svelato il suo segreto. Lo hanno interrogato a lungo senza evidentemente ricevere le risposte che attendevano, così dopo…
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