Il vecchio Pci avrebbe giudicato la legge Cirinnà un esempio della decadenza borghese
di Mario Bozzi Sentieri
Don Mario Fangio, parroco di Carovilli (Isernia), ha suonato le campane a morto per celebrare il “funerale del matrimonio tradizionale” e per protestare contro la legge sulle unione civili. Facile evocare – in questa occasione – l’immagine di Don Camillo, l’intramontabile personaggio, creato da Giovannino Guareschi, parroco di Brescello, anticomunista senza se e senza ma, storico avversario del sindaco falce e martello Giuseppe Bottazzi, detto Peppone. Don Camillo non avrebbe avuto problemi nel contestare la legge Cirinnà. Anche lui avrebbe suonato le campane e tuonato dal pulpito. Ma Peppone che cosa avrebbe detto ? Come avrebbe giustificato, innanzitutto in famiglia…
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