La triste fine della Capitale. Non si fanno le Olimpiadi, ma non si riparano nemmeno le buche e i servizi pubblici sono al collasso
di Angelo Spaziano
Domenica scorsa si è chiuso un po’ in sordina l’Anno Santo straordinario. Quello inaugurato in pompa magna lo scorso 8 dicembre 2015 a Roma da papa Francesco. Chi non ricorda il superbo spettacolo della facciata di San Pietro trasformata in una grandiosa quinta cinematografica? Bene. Possiamo tranquillamente sostenere che quella lì è stata l’unica grande performance offerta dalla capitale della cristianità per l’occasione. Il solo ricordo che rimarrà ai posteri di questa magnifica opportunità perduta. Perché questo Giubileo è stato “straordinario”, certo, ma proprio nel senso che nessuno se n’è accorto. Vale a dire straordinario per la sua banale ordinarietà.…
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