"Registriamo le nostre macchine, non dovremmo registrare anche il nostro matrimonio?"

In un’intervista rilasciata di recente, l’avvocato Aina Khan, il vertice del dipartimento islamico nello studio legale Duncan Lewis di Londra, definisce i matrimoni islamici non registrati in Inghilterra <<una bomba ad orologeria>>. <<Si tratta di contratti privati che prevedono almeno due testimoni, ma che qui non hanno alcun valore legale>>, spiega. Se in Italia, infatti, la legge impone a ogni coppia di registrare la propria unione, in Regno Unito c’è una situazione anomala, soprattutto se si considerano i 3 milioni di musulmani che ci vivono (di cui 1 milione solo nella capitale). Aina Khan fa un breve resoconto storico per…

Gentile lettore, per continuare la fruizione dell'articolo deve prima fare il login oppure abbonati direttamente alla nostra rivista !