IL rebus del Quirinale. Berlusconi in campo, ma c'è il no della sinistra e l centrodestra da solo non ha i numeri. Così si alternano nomi e ipotesi. In pochi vorrebbero andare al voto anticipato. Solo Fratelli d'Italia è apertamente favorevole alle urne. Ma se la battaglia del Quirinale frantuma la maggioranza allora il voto sarebbe inevitabile. Così c'è chi spera in un Mattarella bis: sarebbe salvo il governo e la legislatura arriverebbe alla scadenza naturale. Ma il presidente appare contrario. Nel messaggio di fine anno potrebbe arrivare una risposta definitiva

Contatti, nomi che vengono e nomi che vanno. Candidati bruciati, altri nascosti in attesa dello sprint finale. La verità è che c’è una grade incertezza. Centrodestra e centrosinistra non hanno sulla carta alcuna possibilità di forzare la situazione. Possono contare sui cento grandi elettori non apertamente schierati con i due gruppi. Ma tutti sanno che forzare la mano potrebbe avere come conseguenza non solo la caduta del governo, ma la frantumazione di questa anomala maggioranza. Le elezioni anticipate sarebbero inevitabili. Ma al voto non vuole andare nessuno con la sola eccezione di Fratelli d’Italia, l’unico gruppo parlamentare sicuro di crescere…

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