Interessante sia dal punto di vista giuridico che sociale la sentenza con cui la Corte di Cassazione ha stabilito, con interpretazione decisamente estensiva della norma, che la "gelosia morbosa" configura ipotesi di reato.
di Valentina Mira
Interessante sia dal punto di vista giuridico che sociale la sentenza con cui la Corte di Cassazione ha stabilito, con interpretazione decisamente estensiva della norma, che la “gelosia morbosa” configura ipotesi di reato. Il comportamento per essere definito tale deve consistere in queste tre azioni, considerate non alternativamente ma cumulativamente tra loro: “insistente contestazione di tradimenti inesistenti, ispezione costante del telefono del partner, reiterate richieste di test del DNA sui figli”. Non è ovviamente un reato a parte, creato ad hoc, ma riconducibile alla ben più ampia fattispecie di “maltrattamenti contro familiari o conviventi”, reato previsto dall’articolo 572 del codice penale.…
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