«Vorrei che le parole alla moda fossero abolite», dice Giorgio Armani, dopo la sua sfilata. Per il Re questa definizione giustifica troppe stravaganze che non hanno nulla a che fare con l’eleganza femminile, anzi «Il modo di vestire di una donna deve essere coerente con il suo volto, con i gesti che le appartengono. Quando creo le mie collezioni penso a donne reali, che potrei incontrare ovunque»
di Flaminia Pace
«Vorrei che le parole alla moda fossero abolite», dice Giorgio Armani, dopo la sua sfilata. Per il Re questa definizione giustifica troppe stravaganze che non hanno nulla a che fare con l’eleganza femminile, anzi «Il modo di vestire di una donna deve essere coerente con il suo volto, con i gesti che le appartengono. Quando creo le mie collezioni penso a donne reali, che potrei incontrare ovunque» Apre la sfilata Gina Di Bernardo, una donna e musa di Giorgio Armani che è stata la testimonial delle campagne pubblicitarie tra gli anni ’80 e ’90, scattate anche da Aldo Fallai in mostra all’Armani Silos. I…
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