Gli arresti a Roma hanno scatenato le polemiche tra il Pd e gli altri partiti sulle responsabilità. E' evidente che c'è una responsabilità collettiva perché i comportamenti corruttivi presuppongono in chi è all’opposizione connivenza oppure una colpevole distrazione rispetto al ruolo proprio di chi dovrebbe controllare il governo della cosa pubblica. Né deve stupire che siano coinvolti nell’illecito anche i funzionari, quelli che sanno far funzionare la macchina amministrativa

Al secondo giro di arresti per “Mafia Capitale” infuriano le polemiche tra il Partito Democratico, egemone del Campidoglio, e gli altri partiti che chiedono a gran voce il commissariamento del comune o le dimissioni del Sindaco Marino, ritenuto reo di non aver controllato la gestione dei suoi uffici. E le accuse si ricorrono perché i provvedimenti restrittivi della libertà personale hanno ancora una volta coinvolto amministratori appartenenti alla destra e alla sinistra e funzionari loro collaboratori, uniti in un consorzio criminale che li ha portati ad arricchirsi ai danni della finanza pubblica. Stupisce lo stupore che non è chiaro se…

Gentile lettore, per continuare la fruizione dell'articolo deve prima fare il login oppure abbonati direttamente alla nostra rivista !