Le incognite per una fuga dei risparmiatori dai titoli cinesi
di Alessandra Colarizi
Sarà un 2016 di montagne russe per i mercati azionari cinesi. Lo suggeriscono i numeri degli ultimi giorni e gli esperti confermano. Lunedì scorso la Borsa di Shanghai aveva perso il 7%, mentre quella di Shenzhen era scesa sotto l’8% mettendo in funzione per la prima volta il “circuit breaker”, il sistema di interruzione dei mercati per i casi di eccessivi rialzi o ribassi nel corso della seduta introdotto ad inizio anno sulla scia delle turbolenze che avevano interessato le borse cinesi la scorsa estate. Il 7 gennaio, il sistema aveva decretato la sospensione della seduta dopo soli trenta minuti dall’inizio delle contrattazioni,…
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