I corpi delle persone decedute, sia a causa del virus o per qualsiasi altra motivazione sono stati abbandonati a centinaia nelle strade, nei cassonetti, e in molti casi, addirittura dati alle fiamme in rudimentali roghi
di Valerio Di Zenzo
Sono scene degne dei più tetri resoconti della Peste Nera quelle che circolano da giorni sulla rete riguardo la drammatica situazione nella città di Guayaquill, nel paese sudamericano dell’Ecuador. Su 3368 casi confermati di COVID-19 nel paese, ben 1106 si contano in questa città, motore economico e commerciale equadoregno. L’improvvisa impennata di decessi e la paura della gente di contrarre il virus hanno portato al pressoché totale e immediato collasso delle agenzie di pompe funebri, incapaci di far fronte alla continua richiesta di rimozione dei corpi. I corpi delle persone decedute, sia a causa del virus o per qualsiasi altra…
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