Il neo presidente Usa scardinerà le intese commerciali con la Cina? Le promesse elettorali lasceranno spazio al pragmatismo? Sono questi i dubbi cinesi all'indomani delle elezioni presidenziali anche se tutto lascia pensare a nuovi compromessi nell'interesse delle due superpotenze. Così rimane il dubbio che il dazio del 45 per cento promesso da Trump sui prodotti cinesi in campagna elettorale possa essere restare solo una battuta da campagna elettorle

“Se una farfalla batte le ali a Pechino, a New York si scatena una tempesta”. Il vecchio detto – preso in prestito da Jurassic Park- non è mai stato così vero come nel corso delle ultime presidenziali americane. Il gigante asiatico è stato il vero “convitato di pietra” durante il dibattito inaugurale tra il candidato repubblicano Donald Trump e la sfidante democratica Hillary Clinton. Secondo il biondo imprenditore, la Cina ruba lavoro agli americani, manipola la propria moneta per rilanciare l’export ed è artefice di attacchi hacker sponsorizzati dal governo. Se le minacce con cui Trump ha adulato il proprio…

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