I siti, tutti collocati all'estero, risultavano attestati su server situati in Turchia e in Russia, pertanto grazie ad una pronta e capillare attività, anche in coordinamento con i competenti uffici di sicurezza informatica di Enel, gli investigatori hanno provveduto ad attivare la rete internazionale 24/7 High Tech Crime del G8 per richiederne la immediata chiusura.

La polizia postale sta chiudendo 17 falsi siti dell’Enel all’interno del quale si celava un pericoloso malware che ha mietuto vittime tra privati cittadini e soggetti pubblici. Nelle ultime settimane c’è stato un massiccio incremento della campagna di diffusione del malware noto come ‘Cryptolocker’. CryptoLocker è un trojan comparso intorno alla fine del 2013 ed è una forma di ransomware che infetta i sistemi Windows, criptando i dati della vittima e richiedendo un pagamento per la decriptazione, in genere non meno di 300 euro. La somma spesso deve essere pagata in ‘Bitcoin’, una moneta virtuale che non viene controllata da…

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