Il lavoro che cambia

Sono tanti i segnali, sul fronte economico e sociale,  che invitano a definire come una data di passaggio epocale  questo 1° maggio 2023. Molto, oggi, dei vecchi assetti lavorativi appare in discussione. Nuove figure lavorative emergono.  L’idea dell’operaio fordista è ormai tramontata.  Il lavoratore  mero esecutore lascia il campo all’operatore “integrato”, capace di dialogare con le macchine ma anche di formulare proposte autonome, in grado di migliorare il valore aggiunto del prodotto. Nel contempo la nuova fabbrica dilata i suoi spazi, sia alla base  che al  vertice della catena produttiva. Alla base l’attività manifatturiera si alimenta dell’abilità e della conoscenza…

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