La scuola non è un problema di strutture e di banchi, in gioco c'è il futuro del Paese
di Mario Bozzi Sentieri
Passata “a nuttata” dell’emergenza Covid, prima a poi bisognerà affrontare la crisi reale della Scuola italiana, al di là dei numeri, degli spazi da riempire, delle carenze di personale. Ad oggi il quadro è disarmante: dei “mitici” banchi di nuova generazione ne sono disponibili soltanto 400mila (sui previsti 2 milioni), sulle 85mila immissioni in ruolo promesse ne sono state effettuate 22.500, rimangono 215mila posto vacanti, che saranno coperti dalle supplenze. Ma oltre questa fase emergenziale c’è molto di più. C’è una crisi strutturale che richiede non solo risorse e chiarezza d’intervento, quanto soprattutto una visione di lungo periodo, in grado…
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