La storia di un italiano di Pola, un eroe dimenticato
di Roberto Menia
Per gli istriani era diventato “l’Angelo delle foibe”.Era l’angelo buono, quello che riportava alla luce gli innocenti sprofondati nelle gole infernali delle foibe. Si chiamava Arnaldo Arzarich, maresciallo di terza classe del 41’ Corpo dei Vigili del Fuoco di Pola, città in cui era nato. Ma era orgoglioso dei natali di sua madre di Veglia, l’isola del Quarnaro sotto Fiume in cui per primo comparve nell’Adriatico orientale il leone veneziano di San Marco nel 1250. Alla metà di ottobre del 1943, passata la prima invasione titina, fu incaricato dal Comandante Gaetano Vagnati di perlustrare alcune foibe in cui si sapeva fossero state gettate centinaia…
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