L'Europa tende la mano alla Grecia. Offre un'ultima possibilità di intesa prima del referendum indetto per domenica. Tsipras si aggrappa a questa possibilità e rilancia consapevole che il fallimento della Grecia avrebbe conseguenze drammatiche per la popolazione. Stavolta c'è da superare la rigidità della Germania, infastidita dai comportamenti dei governanti greci


Ore drammatiche al capezzale della Grecia. Il presidente Juncker ha lanciato l’ultimo appello al governo greco: discutiamo e trattiamo ancora. Un’ancora di salvezza che non è caduta nel vuoto. Tsipras pressato anche dagli interventi dei leader europei ha fatto sapere quali sono le sue condizioni: aiuti per due anni e taglio del debito. Condizioni che in realtà l’Europa era già disposta ad accogliere ma in cambio pretendeva una seria politica di risanamento e quelle riforme necessarie per avviare un circolo virtuoso per far uscire il Paese dalla palude. Del resto se non si accettano riforme fiscali per ridurre l’evasione e…

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