Ricordata a Roma la più feroce strage compiuta dall'estremismo di sinistra
di Roberto Rossetti
Quella del 16 aprile 1973 è stata la notte più lunga e più triste della mia vita. Ero profondamente addormentato quando, a casa dei miei genitori, squillo improvvisamente il telefono, allora non esistevano i cellulari, mi svegliai di soprassalto e corsi a rispondere perché sapevo già che a quell’ora non poteva essere che per me. Era Franco Spallone, un dirigente romano del Movimento Sociale che, con tono concitato mi disse: “Roberto, svelto , vestiti perche’ ti passo a prendere. Hanno dato fuoco alla casa di Anna e Mario Mattei a Primavalle, Virgilio è morto. Non so dirti altro”. Mi cadde…
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