La valanga di spot offusca la comprensione dei problemi

Pensate se da oggi, anzi da subito, qualcuno molto in alto ordinasse perentoriamente: “Tutti zitti. Fino al 4 dicembre, è proibito in maniera assoluta parlare di referendum”. Talk- show aboliti, comizi annullati, dibattiti rimandati, manifestazioni rinviate a data da destinarsi, radio e tv mute sul problema, giornali con gli editoriali che si occupano solo di politica estera o di qualsiasi altra materia di un certo interesse possibilmente popolare. Che cosa succederebbe? Assurdo, risponde qualcuno. Non potrà mai essere. Lo so che stiamo ragionando sull’assurdo, su quelle ipotesi che i nostri padri latini chiamavano del terzo tipo, quindi irrealizzabili. Però, vale…

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