La definitiva archiviazione di una festa
di Mario Bozzi Sentieri
Il 25 aprile assume quest’anno i tratti inusuali della postmodernità. Abbandonati gli abiti consunti della retorica d’occasione, la festa della Liberazione targata 2017 è tutta interna ad una rilettura disincantata dell’esperienza storica, ormai sottratta – in perfetto stile postmoderno – ad ogni finalismo. Si sfarina il mito fondativo della Resistenza, dura, pura, unitaria e senza tempo. E’ il Pd l’artefice principale della “svolta”. Oggi il 25 aprile – parole di Matteo Orfini – “è un elemento di divisione”. L’argomento, tipico della vulgata di destra, che ha sempre considerato la data un fattore discriminante, utilizzato da sinistra per stabilire che cos’è…
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