Un 25 aprile romano, passato tra errori storici, polemiche inutili e proposte assurde

di Valentina Mira            Roma si è svegliata all’inizio dell’ultimo fine settimana con la dichiarazione del sindaco capitolino Ignazio Marino «Ricordiamo la differenza tra i partigiani e Salò».  Io in verità, scremati tutti gli atti criminosi che peraltro macchiarono anche la parte che combatteva (per?) la resistenza, i partigiani, non si è mai capito cosa dovessero fare i giovani residenti nella RSI chiamati alla leva obbligatoria (pena, per i renitenti, la morte!)  dall’ordine costituito… è vero, si diceva in altri tempi “o tutti eroi o tutti morti”, ma i giovani di 18 anni, nati e cresciuti sotto…

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