Dall'Ungheria, un sì alla detenzione di tutti i richiedenti d'asilo. Nonostante le proteste dell'UE e delle ONG, il primo ministro ungherese Viktor Orbán sembra sempre più determinato a portare avanti una politica repressiva contro i migranti
di Giulia Pracucci
L’Ungheria torna a far parlare di sé per il suo pugno di ferro contro i migranti. Martedì 7 marzo, infatti, il parlamento ungherese ha approvato una nuova e controversa legge sulla gestione dei richiedenti d’asilo. L’emendamento, subito contestato dall’ONU e dalle ONG che si occupano di diritti umani, prevede la detenzione in campi profughi dei richiedenti d’asilo per tutto il tempo necessario all’analisi della loro richiesta. In questo modo, è stato anche automaticamente eliminato il tempo massimo di detenzione, quattro settimane, previsto dalla legge precedente. Purtroppo, grazie a questa legge, c’è il rischio concreto che una persona venga trattenuta e…
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