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Gli italiani
09 Maggio 2025
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Aborto in Irlanda: vince il sì, via alla legalizzazione

Storico referendum in Irlanda sull'aborto: vince il "Sì" per l'abrogazione della severa legge conosciuta come "ottavo emendamento", che vieta di fatto l'aborto se non in condizioni di grave pericolo di vita per la donna.

di Giulia Pracucci

Venerdì 25 maggio la Repubblica d’Irlanda è andata alle urne per uno storico referendum sull’aborto. I cittadini hanno espresso il loro parere sull’articolo 40.3.3 della Costituzione, ovvero la legge che vieta di fatto l’aborto. Il referendum costituzionale prevedeva l’abrogazione della suddetta legge, conosciuta anche come “ottavo emendamento”: il “Sì” ha trionfato con il 66,4% dei voti.  L’Irlanda, paese fortemente cattolico, ha una delle leggi più restrittive d’Europa sull’interruzione di gravidanza volontaria. L’aborto è infatti praticamente illegale in ogni circostanza, a meno che la gestante non sia in grave pericolo di vita. Ad oggi non è consentito interrompere una gravidanza se…

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Armenia, proteste in piazza: si dimette il primo ministro Serzh Sargsyan

Le proteste pacifiche dei giorni scorsi in Armenia hanno portato alle dimissioni del primo ministro Serzh Sargsyan, contestato per aver dato una svolta autoritaria al paese.

di Giulia Pracucci

Lunedì 23 aprile, il primo ministro dell’Armenia Serzh Sargsyan ha dato le sue dimissioni a seguito di diversi giorni di proteste pacifiche. Le manifestazioni sono partite dalla capitale Yerevan fino a espandersi in altre città del paese, coinvolgendo decine di migliaia di persone. Serzh Sargsyan, al potere da dieci anni, è stato più volte contestato e criticato per la svolta autoritaria intrapresa. Dopo aver raggiunto il limite massimo di due mandati, infatti, ha indetto nel 2015 un referendum per trasformare il tipo di governo da repubblica presidenziale a repubblica parlamentare, facendosi così eleggere primo ministro. Sargsyan ha il pieno controllo…

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Il presidente turco Erdogan annuncia le elezioni anticipate

Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha annunciato le elezioni anticipate per il giugno di quest'anno, per eleggere il nuovo presidente e per consolidare i cambiamenti introdotti a seguito del referendum dello scorso anno.

di Giulia Pracucci

Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha annunciato le elezioni anticipate, inizialmente previste per novembre 2019, per il 24 giugno di quest’anno. Le votazioni andranno a rinnovare il Parlamento e ad eleggere il nuovo presidente, molto probabilmente lo stesso Erdoğan. Le elezioni anticipate sono state convocate dopo un incontro del presidente turco con Devlet Bahçeli, leader del Partito del movimento nazionalista. Inoltre, Erdoğan ha affermato che le elezioni serviranno per applicare più velocemente i cambiamenti al sistema presidenziale adottati dopo il referendum di aprile 2017. Lo scorso aprile, infatti, più di 50 milioni di turchi ha espresso la volontà di…

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Sudafrica, è morta a 81 anni Winnie Madikizela-Mandela

Winnie Madikizela-Mandela, attivista ed ex moglie di Nelson Mandela, è morta lunedì 2 aprile a 81 anni. La sua figura, nonostante sia un personaggio chiave nella lotta contro l'apartheid, rimane controversa e piuttosto ambigua.

di Giulia Pracucci

Lunedì 2 aprile, è morta a 81 anni Winnie Madikizela-Mandela, attivista sudafricana per i diritti dei neri ed ex moglie di Nelson Mandela. Winnie Madikizela-Mandela fu la principale portavoce di Nelson Mandela durante la sua prigionia e fu una figura chiave impegnata in prima linea contro l’apartheid. Winnie Madikizela nacque in una famiglia povera appartenente alla tribù tribù Pondo, nella regione Transkei. Nonostante la situazione poco abbiente della famiglia, l’attivista riuscì a diplomarsi alla Hofmeyr School of Social Work di Johannesburg e a ottenere un posto come assistente sociale. Il suo primo incontro con Nelson Mandela avvenne nel 1957 e dopo solo un…

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Egitto, rieletto al Sisi con il 97% dei consensi

Egitto, al Sisi vince nuovamente le elezioni presidenziali con uno schiacciante 97%. Nonostante il plebiscito, non sono mancate irregolarità e controversie.

di Giulia Pracucci

Abdel Fattah al Sisi è stato eletto nuovamente presidente dell’Egitto con ben il 97% dei voti. L’affluenza è stata piuttosto bassa, solo il 41% degli aventi diritto di voto si è recata alle urne. La vittoria di al Sisi era piuttosto scontata e prevedibile. L’unico avversario, il semi-sconosciuto Moussa Mustafa Moussa, ha dichiarato di essere un fervente sostenitore del controverso presidente egiziano. Abdul Fattah al Sisi fu uno dei principali leader della rivolta contro il democraticamente eletto ex presidente Mohamed Morsi nel 2013. L’anno successivo, al Sisi organizzò delle elezioni piuttosto ambigue solo per legittimarsi, ottenendo una schiacciante vittoria con…

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Polonia, migliaia di donne in piazza contro la dura legge sull’aborto

In Polonia si torna a parlare di aborto, con una proposta di legge ancora più restrittiva di quella esistente.

di Giulia Pracucci

In Polonia si torna a discutere la controversa proposta di legge sull’aborto, già in passato ampiamente criticata e più volte rifiutata. Venerdì 23 marzo, durante la discussione della bozza di legge in parlamento, migliaia di donne polacche sono scese in piazza per protestare, creando un fortissimo eco mediatico e ricevendo supporto da associazioni umanitarie per i diritti umani di tutto il mondo. La Polonia ha già una legge piuttosto dura in materia, una delle più restrittive d’Europa. L’emendamento risale al 1993 e prevede la possibilità di abortire in tre casi specifici: stupro, gravi malformazioni del feto e pericolo di vita…

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Marocco, approvata una legge contro la violenza sulle donne

Dopo cinque anni di dibattito, mercoledì 14 febbraio il parlamento marocchino ha approvato una legge contro la violenza sulle donne.

di Giulia Pracucci

Dopo un lungo dibattito, mercoledì 14 febbraio il parlamento del Marocco ha approvato una legge contro la violenza sulle donne, con 168 voti favorevoli, 55 contrari e nessuna astensione. La prima bozza venne presentata nel 2013, ben cinque anni fa. La legge ha l’intento di criminalizzare “molestie, aggressioni, sfruttamento sessuale o maltrattamenti”, incrementando sanzioni e punizioni. Inoltre, nel testo si trovano riferimenti a programmi di prevenzione e sensibilizzazione. Bassima Hakkaoui – ministro della Famiglia, delle Donne e della Solidarietà – ha pubblicato la notizia su Facebook scrivendo un sollevato: “Grazie a Dio!”. Nonostante la ricezione generale piuttosto positiva, la legge ha…

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Il Nord Europa nella morsa del maltempo: 8 morti tra Germania e Paesi Bassi

Il maltempo e la tempesta Friederike mettono in ginocchio l'Europa del Nord: 8 vittime tra Germania e Paesi Bassi.

di Giulia Pracucci

Nei giorni scorsi, il Nord Europa è stato colpito dalla tempesta Friederike, che ha causato forti raffiche di vento fino a 140 km/h. La tempesta ha causato la morte di 8 persone tra Germania e Paesi Bassi, inclusi due vigili del fuoco. Tre delle vittime sono state colpite da alberi caduti a causa del vento, mentre un’altra persona è morta in un incidente frontale dovuto allo spostamento del suo furgone nella corsia di marcia opposta. Molti treni regionali, soprattutto in Germania, sono stati cancellati mentre l’aeroporto Schipol di Amsterdam – uno dei più trafficati d’Europa – ha sospeso per diverse…

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Islanda, approvata una legge per combattere la disparità salariale tra uomini e donne

Lo scopo è eliminare la disparità salariale entro il 2022.

di Giulia Pracucci

In Islanda, il parlamento ha approvato una legge che prevede severe sanzioni per tutte le imprese e agenzie governative che non retribuiscono uomini e donne, a parità di mansione, allo stesso modo. L’emendamento, inoltre, obbliga ai datori di lavoro a certificare in maniera ufficiale ogni tre anni l’assenza di disparità salariale. L’Islanda è il primo paese al mondo ad approvare una simile legge, combattendo così in prima fila il cosiddetto gender gap, ossia il divario di genere. L’obiettivo del governo del primo ministro conservatore Bjarni Benediktsson è di eliminare totalmente la disparità salariale entro il 2022. Entro la fine del 2018, le…

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Iran, “arrestato ex presidente Ahmadinejad

Negli ultimi giorni, migliaia di iraniani sono scesi in piazza per protestare contro il governo e per chiedere un netto miglioramente delle condizioni economiche del paese. Le proteste si sono allargate a macchia d'olio in tutto il paese, causando due vittime.

di Giulia Pracucci

L’ex presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad è stato arrestato a Shiraz con l’accusa di aver incitato le proteste del regime.  Lo scrive il quotidiano Al-Quds Al-Arabi, che cita “fonti affidabili a Teheran”, rilanciato dall’emittente Al Arabiya. Le autorità iraniane, si legge sul sito di al Arabiya, stanno cercando ora di porre Ahmadinejad agli arresti domiciliari con l’approvazione del leader supremo Ali Kahamenei. L’ex presidente arci-conservatore viene messo sotto accusa dopo che, durante una visita nella città di Bushehr a fine dicembre, si era scagliato pubblicamente contro la “cattiva gestione” dell’Iran aggiungendo che l’attuale presidente riformista Hassan Rohani e il suo governo “ritengono…

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Commenti

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