La forte e organizzata contestazione a Salvini in Campania è un campanello d'allarme per un clima di intolleranza che giunge a considerare legittimo privare del diritto di parola agli avversari politici. Una deriva che dovrebbe trovare una condanna unanime perché in gioco è il diritto democratico di manifestare le proprie idee

Quanto accaduto a Mondragone non può essere considerato un fatto isolato. Il leader della Lega non è riuscito a parlare, a impedirlo gruppi organizzati con tanti di striscioni. Una contestazione che aveva appunto questo scopo. No è la prima volta che accade. La piazza e il contatto con la folla sono il punto di forza di Salvini, che per il covid ha dovuto rinunciare. Ora riprende la sua attività ma con l rischio di dover fare sempre i conti con manifestazioni ostili. Qualcosa si era già visto nella precedente campagna elettorale regionale in Emilia e Calabria, ma quanto accaduto a…

Gentile lettore, per continuare la fruizione dell'articolo deve prima fare il login oppure abbonati direttamente alla nostra rivista !