Si litiga ne partito sconfitto, il Pd, diviso tra chi, come Renzi, vorrebbe andare subito al voto e chi, Bersani, invece chiede di andare avanti. E la lite coinvolge i militanti. Salvini vuole andare subito al voto, strizza l'occhio a Grillo e minaccia di mobilitare la piazza. In difficoltà anche i grilllini divisi sul nome del candidato premier. L'unica certezza è Mattarella disponibile a sciogliere le Camere, ma soltanto in presenza di una legge elettorale omogenea per Camera e Senato altrimenti il rischio sarebbe l'ingovernabilità
di F.S.
Il dopo referendum ha avuto delle gravi conseguenze politiche, Renzi si è dimesso e reso incerto il futuro. Acque particolarmente agitate nel Pd. Renzi vuole andare presto al voto, l’opposizione di Bersani no. Non solo, ma in occasione della direzione si sono dati appuntamento sotto la direzione i militanti che hanno litigato tra loro. Intanto la proposta di un governo di tutti è caduta nel vuoto, c’è semmai solo la disponibilità da parte di Forza Italia a discutere della legge elettorale, ma nessun sostegno al governo. La Lega vuole andare al voto subito e minaccia di organizzare proteste di piazza…
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