Gli italiani
24 Novembre 2024

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Durante un fuori onda della trasmissione di canale cinque "Matrix", il governatore De luca ha dichiarato:"La Bindi sarebbe stata da uccidere quando mi ha giudicato impresentabile". Il presidente della regione Campania, non nuovo ad esternazioni poco eleganti nei confronti di figure politiche italiane, è stato invitato dal suo partito alle scuse formali nei confronti della Bindi

di Andrea Vescovi

“La Bindi era da uccidere per avermi giudicato impresentabile”. Queste le parole pronunciate dal presidente della regione Campania Vincenzo De Luca durante un fuori onda della trasmissione “Matrix”, della quale era ospite. Il governatore non è la prima volta che utilizza un linguaggio invettivo nei confronti di colleghi del panorama politico italiano infatti, il pd è subito corso ai ripari invitando De Luca a porre le sue scuse formali nei confronti di Rosi Bindi. La deputata del pd e presidente della commissione antimafia ha inserito nella lista degli “impresentabili” l’ ex sindaco di Salerno poco prima delle elezioni regionali del…

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Muore dopo 15 giorni di sofferenze l' anziano pestato da un giovane pugile romano in stato di ebrezza. Su di lui ora grava l' accusa di omicidio

di Vincenzo Mecozzi

Non ce l’ ha fatta l’ anziano che nella notte del 20 ottobre è stato brutalmente pestato mentre si accingeva a buttare l’ immondizia. L’ artefice delle percosse, un pugile amatoriale romano di 24 anni, avrebbe agito mentre riversava in forte stato di ebrezza al punto che, a detta delle autorità, non ricorderebbe neanche il motivo per cui avrebbe aggredito brutalmente l’ anziano. E’ stato fondamentale l’intervento di un passante che ha chiamato immediatamente il 118, che non ha tardato ad intervenire in loco; purtroppo però dopo 15 giorni di straziante agonia l’ anziano è morto nell’ ospedale Umberto I.…

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10 arresti, questo è il bilancio dell' operazione che le autorità hanno denominato "Piramide". I soggetti sottoposti alle misure cautelari (2 in carcere e 8 ai domiciliari) sono accusati di corruzione, turbativa d'asta, estorsione, falsità in atto pubblico, peculato e truffa aggravata, in quanto avrebbero manomesso gli appalti relativi ai lavori di ristrutturazione dell' ospedale San Camillo in vista del Giubileo

di Andrea Vescovi

Le autorità hanno arrestato questa mattina 10 persone (2 in carcere e 8 ai domiciliari) per aver manomesso gli appalti relativi ai lavori di ristrutturazione dell’ ospedale San Camillo-Forlanini in vista del Giubileo della Misericordia dello scorso anno. Gli indagati sono in tutto 26 e devono rispondere dei reati di corruzione, falso, turbata libertà degli incanti, fino all’estorsione, la falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, il peculato, e la truffa ai danni di ente pubblico. Il valore dell’ appalto in questione era di 62 milioni di euro e, al fine di aggiudicarsi i lavori, sarebbe stata pagata…

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Bitonto, in provincia di Bari, è il teatro dell' efferato omicidio che questa mattina ha stroncato la vita di una ventinovenne; l' assassino è stato il marito della vittima che, nonostante la presenza del figlio di tre anni, ha accoltellato a morte la moglie

di Andrea Vescovi

La disgrazia è avvenuta questa mattina a Bitonto, piccola città in provincia di Bari, quando un tunisino di quarant’ anni…

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Il ventiquattrenne kosovaro residente a Brescia, Gaffur Dibrani, è stato tratto in arresto questa mattina dalla digos per aver intrapreso un percorso di radicalizzazione del figlio di pochi anni; le accuse sono apologia dei delitti di terrorismo e istigazione a commettere atti di terrorismo, con l'aggravante dell'uso di strumenti informatici

di A.V

Gaffur Dibrani, giovane kosovaro di 24 anni residente a Brescia, è stato arrestato quest’ oggi dalla digos per terrorismo grazie all’ operazione denominata “Tut Elimi” (prendi la mia mano). Il giovane kosovaro ormai da tempo aveva cominciato un percorso di radicalizzazione del figlio di pochi anni, avvalendosi di mezzi informatici quali social network, youtube e siti riconducibili al califfato. I capi d’ accusa sono apologia dei delitti di terrorismo e istigazione a commettere atti di terrorismo, con l’aggravante dell’uso di strumenti informatici. La polizia ha inoltre scoperto, grazie alle perquisizioni in casa del giovane, molti messaggi di esaltazione e di stima…

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Mauro Agrosì, poliziotto quarantanovenne residente a Cornigliano (Genova), questa mattina si è tolto la vita dopo aver ucciso la moglie Rosanna e le figlie Giada e Martina. Dopo aver chiamato il 113, il poliziotto ha scritto una lettera nella quale spiega quanto la sua vita fosse difficile da vivere. Gli inquirenti stanno seguendo la pista dei debiti di gioco

di Andrea Vescovi

“Venite a casa mia, vi lascio la porta aperta, ho ucciso tutti”. Queste le parole pronunciate al centralino del 113 da Mauro Agrosì, poliziotto quarantanovenne, dopo aver ucciso la moglie Rosanna e le due figlie Giada e Martina, rispettivamente di 10 e 14 anni. Esplosi i colpi fatali con la pistola d’ ordinanza, il poliziotto si sarebbe poi tolto la vita in seguito alla stesura di un biglietto di scuse con oggetto la vita troppo amara per essere vissuta. La polizia di Cornigliano (Genova), luogo dove si è verificata la strage, sta indagando al fine di rendere più chiari i fatti…

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Non ha avuto paura di tirare fuori il coltello al fine di uccidere il grosso cane che stava azzannando la giovanissima nipote. Il sessantacinquenne è stato denunciato per maltrattamenti verso gli animali, ma le dinamiche del fatto sono ancora da verificare

di Vincenzo Mecozzi

E’ stato denunciato per maltrattamenti verso gli animali l’ anziano di 65 anni che ha ucciso a coltellate un grosso rottweiller che stava azzannando le gambe della piccola nipote in provincia de L’ Aquila. I due parenti vagavano per il quartiere al fine di chiedere “dolcetto o scherzetto”, finchè non sono entrati nel cortile sbagliato. La bimba, condotta immediatamente in ospedale, ha riportato gravi lesioni agli arti inferiori, facendo si che le venissero attribuiti venti giorni di prognosi. le dinamiche della vicenda sono ancora da verificare, ma ciò che è certo è che intanto il sessantacinquenne è stato denunciato per…

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Sono tre gli arrestati ritenuti colpevoli di aver reclutato jihadisti da mandare al fronte nordafricano e siriano. I carabinieri del Ros di Finale Ligure (Savona), Cassano d'Adda (Milano) e Torino hanno lavorato in tandem al fine di garantire alla giustizia i tre criminali (due egiziani e un tunisino). Un quarto indagato risulterebbe irreperibile all' estero

di A.V.

Si muovevano all’ interno del web i tre criminali che  sono stati arrestati dai carabinieri del Ros di Torino, Finale Ligure (Sv) e Cassano d’Adda (Mi) per associazione con finalità di terrorismo internazionale. I due egiziani e l’ algerino, queste le nazionalità dei soggetti fermati, utilizzavano le più comuni piattaforme social al fine di reclutare jihadisti da instradare sul fronte siriano e nordafricano per conto dell’ autoproclamatosi “Stato Islamico”. I carabinieri del Ros, con a capo il sostituto procuratore Federico Manotti, seguivano da tempo i movimenti informatici dei tre indiziati al fine di acquisire elementi contro di loro, che non hanno…

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Paesi crollati, migliaia di persone sfollate, una decina di feriti. E’ il bilancio delle due scosse sismiche nella Val Nerina

Sono state due le scosse che ieri sera hanno sconvolto i comuni di Ussita, Camerino, Castelsantangelo sul Nera, Preci e Visso, situati nel centro Italia tra la provincia di Perugia e Macerata. Il primo movimento tettonico, con magnitudo 5.4, è avvenuto alle 19.10, mentre la seconda scossa, di magnitudo 5.9, ha avuto luogo alle 21.10. Migliaia gli sfollati, ma fortunatamente si registrano solo pochi feriti lievi, senza nessuna vittima

di Andrea Vescovi

L’ Italia ha tremato nuovamente due mesi dopo la violenta scossa che la notte del 24 agosto rase al suolo i comuni di Amatrice e Pescaia del Tronto. Nel tardo pomeriggio di ieri, alle ore 19.10, il pianeta Terra ha voluto ricordare nuovamente all’ essere umano quanto sia impotente dinnanzi…

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