Sulla questione della Grecia e sulla vicenda degli immigrati è venuto fuori tutto l'egoismo europeo. Rigidità e interessi nazionali impediscono lo svilupparsi di quel clima di solidarietà che dovrebbe essere lo spirito dell'Europa. Invece sull'immigrazione per ora c'è solo un generico impegno ad accogliere 40 mila profughi. E per quanto riguarda la Grecia la soluzione deve essere ancora trovata
di Martina Gelardi
In questi giorni tra Eurogruppo, Consiglio europeo, meeting che precedono i summit e summit che rimangono inconclusi, le due annose questioni che tengono i leader impegnati, persino nel cuore della notte, sono l’immigrazione e la Grecia. Sulla prima, tema che per l’Italia assume una certa rilevanza, ieri a tarda notte si è arrivati a un compromesso: 40 mila rifugiati verrano redistribuiti nei vari Paesi dell’Unione europea nel nome della solidarietà condivisa. Questa notizia viene salutata come un successo politico ottenuto dal premier Renzi, con il sostegno di Hollande e della Merkel, soprattutto perché è stato superato il blocco baltico…
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